RICHIAMO STELLANTIS 1.2 PURETECH GEN 3 (2023–2025): RISCHIO INCENDIO, MODELLI COINVOLTI, SINTOMI E COSA FARE SUBITO
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RICHIAMO STELLANTIS 1.2 PURETECH GEN 3 (2023–2025): RISCHIO INCENDIO, MODELLI COINVOLTI, SINTOMI E COSA FARE SUBITO

Stellantis ha avviato una campagna di richiamo per numerosi veicoli equipaggiati con il motore 1.2 PureTech Gen 3 prodotti tra il 2023 e il 2025, a causa di un possibile rischio di incendio legato a una perdita di carburante sul tubo di alta pressione. La causa è una coppia di serraggio insufficiente di alcuni dadi sul tubo che collega la pompa ad alta pressione al rail di iniezione. In questo articolo analizzo in modo tecnico cosa significa, quali modelli sono coinvolti, quali sintomi non vanno ignorati e cosa devi fare subito se hai una di queste auto.

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INTRODUZIONE

Il motore 1.2 PureTech è uno dei tre cilindri turbo benzina più diffusi sulle vetture compatte del gruppo Stellantis. La nuova generazione, chiamata spesso 1.2 PureTech Gen 3 o EB Gen3, è stata introdotta sulle auto prodotte dal 2023 in avanti, con modifiche importanti alla distribuzione e al sistema di alimentazione.

Negli ultimi mesi, però, Stellantis ha identificato un problema su una parte ben precisa del circuito carburante: il tubo di alta pressione che collega la pompa al rail di iniezione. Su alcuni esemplari, i dadi di fissaggio di questo tubo potrebbero non essere serrati correttamente secondo specifica. Con il tempo ciò può portare a una perdita di benzina ad alta pressione e, nei casi peggiori, a un rischio concreto di incendio nel vano motore.

Per questo motivo il gruppo ha avviato una campagna di richiamo ufficiale, che riguarda veicoli prodotti tra il 2023 e il 2025 con il motore 1.2 PureTech Gen 3. Il richiamo è gratuito e prevede il controllo e il serraggio corretto dei componenti interessati, con eventuale sostituzione se necessario.

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PERCHÉ C’È UN RISCHIO INCENDIO

🔧 Il difetto tecnico: dadi non serrati correttamente

Dal punto di vista tecnico, il difetto riguarda:

  • i dadi di fissaggio del tubo di alta pressione carburante;
  • una coppia di serraggio insufficiente rispetto alle specifiche Stellantis;
  • la possibile formazione di una microperdita di benzina nel tempo.

Il tubo interessato è quello che porta la benzina dalla pompa ad alta pressione fino al rail di iniezione. Qui la pressione di esercizio può superare i 200 bar: basta un dado poco serrato per generare una fuga di carburante sotto forma di goccioline o vapori.

🔥 Perché è pericoloso nel vano motore

Il problema non è “solo” la perdita in sé, ma il contesto in cui avviene:

  • nel vano motore ci sono temperature elevate;
  • la benzina è altamente infiammabile anche a temperatura ambiente;
  • sono presenti componenti elettrici (alternatore, cablaggi, centraline);
  • i vapori di carburante possono accumularsi in zone poco ventilate.

In condizioni estreme, una perdita in quella zona può portare a:

  • odori intensi di benzina intorno all’auto;
  • consumi anomali non giustificati dallo stile di guida;
  • fumate o vapori provenienti dal cofano;
  • e, nella peggiore delle ipotesi, a un principio di incendio del motore.

Non è un difetto interno al motore (come la famosa cinghia a bagno d’olio della generazione precedente), ma un problema di serraggio su una tubazione esterna ad alta pressione. Questo però non lo rende meno serio: il rischio incendio va preso sul serio e affrontato subito, non “quando si ha tempo”.

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MODELLI COINVOLTI NEL RICHIAMO

Il richiamo riguarda i veicoli del gruppo Stellantis equipaggiati con il motore 1.2 PureTech Gen 3 (codice motore EB2ADTS/EB2ADTD), installato sulle produzioni più recenti, indicativamente dal 2023 al 2025. Questa nuova generazione del PureTech si riconosce perché utilizza un sistema di iniezione ad alta pressione rivisto e un impianto carburante aggiornato, proprio nella zona dove è stato riscontrato il difetto di serraggio.

A differenza delle versioni precedenti (Gen 1 e Gen 2), la Gen 3 è montata su veicoli prodotti dopo la transizione delle piattaforme CMP e EMP2 verso le varianti aggiornate post 2023. Ciò significa che il motore interessa soprattutto modelli di ultima generazione, molti dei quali appena arrivati sul mercato o sottoposti a restyling recente.

⚠️ Importante: non tutti gli allestimenti di questi modelli hanno il 1.2 PureTech Gen 3. Il richiamo si applica solo ai veicoli benzina tre cilindri turbo con codice motore Gen3 riportato a libretto o verificato tramite VIN.

📌 Diffusione del 1.2 PureTech Gen 3 per marca

Ecco la tabella completa dei modelli che possono montare il motore oggetto del richiamo:

Peugeot (piattaforma CMP/EMP2)

Modello Anni coinvolti Motori interessati
Peugeot 208 2023–2025 1.2 PureTech 100/130 Gen 3
Peugeot 2008 2023–2025 1.2 PureTech 100/130 Gen 3
Peugeot 308 2023–2025 1.2 PureTech 130 Gen 3
Peugeot 3008 2023–2024 1.2 PureTech 130 Gen 3
Peugeot 5008 2023–2024 1.2 PureTech 130 Gen 3

Citroën (piattaforma CMP/EMP2)

Modello Anni coinvolti Motori interessati
Citroën C3 2023–2025 1.2 PureTech 83/110 Gen 3
Citroën C4 2023–2025 1.2 PureTech 100/130 Gen 3
Citroën C4 X 2023–2025 1.2 PureTech 100/130 Gen 3
Citroën C5 Aircross 2023–2025 1.2 PureTech 130 Gen 3

Opel (piattaforma condivisa Stellantis)

Modello Anni coinvolti Motori interessati
Opel Corsa 2023–2025 1.2 Turbo 100/130 Gen 3
Opel Astra 2023–2025 1.2 Turbo 110/130 Gen 3
Opel Mokka 2023–2025 1.2 Turbo 100/130 Gen 3

DS Automobiles

Modello Anni coinvolti Motori interessati
DS 3 2023–2025 1.2 PureTech 100/130 Gen 3
DS 4 2023–2025 1.2 PureTech 130 Gen 3

Fiat (platform derivata CMP)

Modello Anni coinvolti Motori interessati
Fiat 600 2023–2025 1.2 Turbo 100 Gen 3
Fiat Tipo 2023–2024 1.2 Turbo 100/130 Gen 3

Jeep

Modello Anni coinvolti Motori interessati
Jeep Avenger 2023–2025 1.2 Turbo 100 Gen 3

In sintesi: se la tua auto è una Peugeot, Citroën, Opel, DS, Fiat o Jeep a benzina, immatricolata dal 2023 in poi e dotata di 1.2 PureTech di ultima generazione, è fondamentale verificare il VIN per sapere se rientra nel richiamo ufficiale. Anche in assenza di sintomi, il controllo è gratuito e fortemente raccomandato.


SINTOMI DA NON IGNORARE

Non sempre una perdita sul tubo di alta pressione si manifesta con una “fontana” di benzina. Nella realtà delle officine vediamo molto più spesso microperdite che lasciano solo tracce leggere, ma sufficienti a generare odori e rischi.

Ecco i sintomi principali da tenere d’occhio:

Sintomo Possibile causa Pericolosità
Odore forte di benzina attorno all’auto o aprendo il cofano Perdita dal tubo di alta pressione carburante 🔥 Altissima – fermarsi subito
Consumi di carburante sensibilmente più alti senza motivo Microperdita che fa evaporare benzina Media – va verificato al più presto
Spia motore accesa e possibile calo di prestazioni Variazioni di pressione carburante, miscela magra Media – rischio aumento con uso prolungato
Fumo, vapori o “nebbiolina” dal vano motore Evaporazione di benzina su superfici calde 🔥 Altissima – pericolo incendio

Se avverti odori di carburante, consumi anomali o spie accese su una vettura con motore 1.2 PureTech Gen 3, il consiglio è uno solo: fermarsi immediatamente e contattare un concessionario o officina autorizzata. Non ha senso rischiare.


COME SI DIAGNOSTICA IL PROBLEMA IN OFFICINA

Dal punto di vista pratico, per verificare se il tuo motore è interessato dal difetto, in officina si procede così:

1. Ispezione visiva del vano motore

  • controllo del tubo di alta pressione tra pompa e rail;
  • ricerca di tracce di benzina, aloni lucidi o zone bagnate;
  • verifica di eventuali residui secchi lungo il tubo e vicino ai dadi di fissaggio.

2. Controllo coppia di serraggio dei dadi

Con una chiave dinamometrica tarata si verifica il serraggio dei dadi del tubo AP confrontando il valore con la coppia prescritta da Stellantis. Se il dado risulta troppo “morbido” o si muove prima di raggiungere la coppia target, si conferma il difetto.

3. Test di pressione carburante

  • verifica della tenuta del circuito alta pressione con motore acceso e in fase di avviamento;
  • monitoraggio tramite diagnosi dei valori di pressione rail per individuare eventuali scostamenti.

4. Controllo vapori e sistema EVAP

In alcuni casi vengono eseguiti test aggiuntivi sul sistema EVAP per valutare eventuali dispersioni di vapori non normali.

L’obiettivo finale è uno solo: escludere qualsiasi perdita attuale e ridurre a zero il rischio che la perdita si presenti in futuro.


COSA FARE SUBITO SE LA TUA AUTO È COINVOLTA

✔️ Step immediati consigliati

Se hai una vettura con motore 1.2 PureTech Gen 3 e:

  • hai ricevuto una lettera di richiamo dal costruttore;
  • oppure sospetti un coinvolgimento perché rientri negli anni/motore indicati;
  • oppure senti odore di benzina o noti consumi inspiegabilmente più alti,

ti consiglio di:

  1. Non ignorare il problema: il rischio incendio non è teorico.
  2. Fermare l’auto se senti odore di benzina, specialmente a cofano aperto.
  3. Spegnere il motore e allontanarsi dal veicolo in sicurezza.
  4. Contattare il concessionario ufficiale o l’assistenza del marchio Stellantis.
  5. Richiedere, se necessario, l’intervento di un carro attrezzi anziché circolare fino in officina.

❌ Cosa NON fare mai

  • non tentare di stringere i dadi da solo: serve strumentazione adeguata e valori di coppia precisi;
  • non spruzzare prodotti infiammabili o detergenti sul tubo interessato;
  • non parcheggiare in garage chiusi o spazi sotterranei se sospetti perdite di carburante;
  • non rimandare l’intervento “a quando ho tempo”: i richiami di questo tipo vanno gestiti subito.

COSA PREVEDE IL RICHIAMO UFFICIALE STELLANTIS

Il richiamo è una campagna ufficiale Stellantis: ciò significa che l’intervento viene eseguito presso la rete autorizzata e che non ha costi per il cliente. Anche fuori garanzia, un richiamo di sicurezza resta sempre gratuito.

Intervento tipico in officina

  • Identificazione del veicolo tramite numero di telaio (VIN) e verifica coinvolgimento nella campagna.
  • Ispezione del tubo di alta pressione carburante e dei raccordi interessati.
  • Verifica e correzione della coppia di serraggio dei dadi, secondo i valori indicati dal costruttore.
  • Se necessario, sostituzione del tubo di alta pressione e/o delle guarnizioni.
  • Test di tenuta finale e controllo assenza perdite.
  • Aggiornamento del sistema interno con chiusura della campagna di richiamo per quel VIN.

La durata dell’intervento è generalmente contenuta: spesso si parla di 30–60 minuti, salvo complicazioni. In alcuni casi il concessionario potrebbe proporti un veicolo sostitutivo se ha molte vetture in attesa o se deve effettuare controlli aggiuntivi.

Ribadisco un punto chiave: il richiamo è gratuito. Non devi pagare nulla per il controllo e il serraggio corretto del tubo di alta pressione se la tua auto rientra nella campagna.


DOMANDE FREQUENTI

Come faccio a sapere se la mia auto è coinvolta nel richiamo?

Devi verificare il tuo numero di telaio (VIN). Puoi farlo in tre modi:

  • contattando il tuo concessionario ufficiale;
  • chiamando il servizio clienti del marchio (Peugeot, Citroën, Opel, DS, Fiat, Jeep, ecc.);
  • utilizzando, dove disponibile, la pagina online dedicata ai richiami sul sito del costruttore, inserendo il VIN.
Posso continuare a usare l’auto in attesa dell’appuntamento?

Se non avverti odore di benzina, non vedi tracce di perdite e l’auto non presenta anomalie, nella pratica molti clienti continuano a usarla fino alla data dell’appuntamento. Tuttavia, se noti odori di carburante, fumo dal cofano, consumi anomali o spie accese, il consiglio è di fermarsi immediatamente e contattare il concessionario o l’assistenza: in questi casi è meglio richiedere un carro attrezzi.

Il richiamo è veramente gratuito anche fuori garanzia?

Sì. Una campagna di richiamo di sicurezza non è legata alla normale garanzia commerciale: il costruttore è tenuto a eliminare il difetto gratuitamente su tutte le vetture coinvolte, indipendentemente dall’età (nei limiti fissati dalla campagna stessa).

Questo problema è collegato alla vecchia storia della cinghia a bagno d’olio del PureTech?

No, si tratta di un problema differente. Il difetto oggetto di questo richiamo riguarda il tubo di alta pressione carburante e il serraggio dei suoi dadi, non la cinghia di distribuzione. Il 1.2 PureTech delle generazioni precedenti ha avuto altre campagne legate proprio alla cinghia a bagno d’olio, ma qui il tema è diverso.

Quanto tempo richiede in media l’intervento di richiamo?

Nella maggior parte dei casi l’officina impiega tra i 30 e i 60 minuti per eseguire controllo, eventuale serraggio e test finale. Se è necessaria la sostituzione del tubo, i tempi possono allungarsi leggermente in base alla disponibilità del ricambio e al carico di lavoro dell’officina.


CONCLUSIONI

I richiami di sicurezza non vanno presi alla leggera, soprattutto quando coinvolgono il sistema carburante e un potenziale rischio di incendio. Nel caso del motore 1.2 PureTech Gen 3, il difetto non riguarda la struttura interna del motore, ma un componente esterno – il tubo di alta pressione – che lavora però in condizioni critiche.

La buona notizia è che Stellantis ha avviato una campagna di richiamo ufficiale e che l’intervento è:

  • semplice dal punto di vista tecnico (controllo e serraggio corretto, eventuale sostituzione);
  • veloce nella maggior parte dei casi;
  • completamente gratuito per il cliente.

Il mio consiglio, sulla base dell’esperienza con altri richiami simili, è di:

  1. Verificare subito, tramite VIN, se la tua auto è coinvolta.
  2. Prenotare l’appuntamento in concessionaria o presso un’officina autorizzata.
  3. Non ignorare mai odori di benzina, consumi anomali o spie motore: in questi casi fermati e contatta subito l’assistenza.

Intervenire per tempo significa ridurre il rischio a zero e continuare a usare la tua vettura in sicurezza. Il richiamo esiste proprio per questo: non è un fastidio, è una misura di prevenzione da sfruttare senza esitazioni.

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